Grazie alle connessioni sempre più veloci e all’avanzamento tecnologico, la nostra popolazione ha a disposizione tanti strumenti digitali che possono migliorare notevolmente la vita di tutti i giorni e l’attività lavorativa. Tuttavia questi strumenti non sempre sono apprezzati e utilizzati al meglio, per i motivi più svariati: mancanza di interesse, poca “cultura digitale”, scarsa conoscenza delle possibilità a disposizione.
Ci sono però degli eventi di “rottura”, come quello che stiamo vivendo ora con il Coronavirus, che cambiano tutti i paradigmi e ci portano a rivedere le nostre abitudini. Per quanto la situazione attuale sia difficile, possiamo vedere in questa pandemia un’opportunità che ci dà uno stimolo, una spinta al miglioramento che poi auspicabilmente conserveremo anche dopo la fine dell’emergenza.
In particolare pensiamo al fatto che ora tutti, ma davvero tutti, si sono accorti della grande utilità delle videochiamate. Nei rapporti familiari e di amicizia, per mantenere vivi i legami e passare dei momenti di svago durante il lockdown, chiunque dai bambini fino agli ultranovantenni hanno sfruttato positivamente gli strumenti a nostra disposizione: smartphone, tablet e computer; applicazioni come Whatsapp, Zoom o Facebook Messenger.
In ambito lavorativo, chi già utilizzava le videoconferenze o lavorava da remoto in smart working sapeva bene come sfruttare al meglio gli strumenti a disposizione. Gli altri più o meno rapidamente si sono aggiornati e organizzati, per poter continuare a lavorare in modo efficace e confrontarsi con i colleghi. I tool presenti sul mercato sono tanti, alcuni free e altri a pagamento: Skype, Teams della suite Office365, 3CX (per le chiamate Voip), GoToMeeting. Quest’ultimo in particolare permette anche di fare webinar, strumento molto utile per fare formazione e presentazioni a distanza sia verso la propria rete (dipendenti, clienti) che all’esterno, ad esempio per presentare nuovi prodotti e servizi.