NELLE FOTO: Il lavoro del cenciaiolo ieri…e oggi
Cenci? No, non stiamo parlando dei dolci di carnevale…anche se il periodo è appena passato. Vogliamo invece presentarvi due interessanti novità su cui stanno puntando le istituzioni di Prato, per rilanciare la tradizione cittadina della lavorazione degli stracci o “cenci” come si dice qui in Toscana. Vediamo di cosa si tratta.
HUB DEL RICICLO TESSILE
È un progetto che porterà alla costruzione di un impianto super tecnologico per la selezione e il trattamento dei rifiuti tessili. I tessuti che risulteranno adatti verranno riciclati per dare vita a nuovi capi di abbigliamento o tessile per la casa; gli altri verranno smaltiti in modo corretto, secondo le nuove norme sulla gestione ecologica dei rifiuti tessili.
Per il distretto pratese questa è una grande opportunità di rilancio, ma non solo: con il Textile hub si promuoverà anche l’economia circolare e quindi la sostenibilità ambientale.
I CENCIAIOLI
Visto che la tecnologia da sola non basta e per fortuna serve ancora la “sensibilità umana”, l’altra iniziativa del Comune di Prato ha lo scopo di rilanciare il mestiere del cenciaiolo. Si tratta di una figura che esiste da sempre in città e che ha un compito impegnativo: smistare i cenci e, toccandoli con mano, valutarne la qualità e il tipo di fibra.
Il mestiere del cenciaiolo ha portato tanta ricchezza all’economia pratese, ma negli ultimi anni è andato scomparendo. L’industria cittadina ha quindi perso un anello fondamentale della catena produttiva tradizionale. Per questo motivo il Comune ha creato un progetto ad hoc chiamato “Nei nostri panni: cenciaioli si diventa”. Si tratta di un tirocinio di 12 mesi presso aziende tessili del territorio, rivolto a persone con un passato di sfruttamento. L’obiettivo è inserirli nel mondo lavorativo imparando un lavoro difficile ma fondamentale per l’economia pratese. In questo modo le aziende del distretto avranno nuovamente a disposizione la figure professionale del cenciaiolo per dare un valore aggiunto alla propria attività.
Queste due iniziative, con modalità diverse, hanno lo stesso obiettivo: rinverdire la tradizione del tessile cittadino, per far tornare l’industria pratese alle produzioni di qualità che l’hanno sempre contraddistinta.